QUESTE BAMBOLE REALISTICHE REBORN AIUTANO LE DONNE A GUARIRE

La prima volta che Karolina Jonderko ha tenuto in mano una bambola reborn, si è stupita di quanto fosse realistica.

Non solo sembrava un bambino appena nato, ma si sentiva come tale. Era pesante come dovrebbe essere un bambino. Ha dovuto sostenere il collo come un bambino. Aveva persino l'odore di un bambino.

"La mia mente è stata spazzata via, seriamente", ha detto Jonderko, un fotografo con sede in Polonia. "Sembra davvero reale".

Le bambole reborn in silicone morbido, realizzate da artisti di tutto il mondo, possono costare centinaia o addirittura migliaia di dollari. Le loro caratteristiche realistiche possono includere vene, pori, lacrime e saliva. Alcuni hanno anche sistemi che imitano la respirazione e i battiti del cuore.

La maggior parte delle persone che possiedono queste bambole realistiche sono collezionisti. Ma per alcuni, dice Jonderko, le bambole sembrano avere un effetto terapeutico. Ha lanciato il suo progetto fotografico "Reborn" per concentrarsi su questa potente risposta emotiva.

Uno dei suoi soggetti, Katarzyna, ha ricevuto una bambola dopo aver subito un aborto spontaneo.

"Anche se aveva altri quattro figli e naturalmente li amava, aveva questo vuoto dentro", ricorda Jonderko. "Ha detto che avrebbe dovuto lasciare l'ospedale con un bambino tra le mani. Ha iniziato a navigare in Internet, cercando modi per affrontare la perdita, e ha trovato le reborn dolls. Ed è così che la sua bambola è diventata un membro della famiglia.

Le foto di Jonderko della famiglia li mostrano mentre portano la bambola reborn ovunque con loro, anche al parco e in vacanza.

Barbara aveva originariamente comprato una bambola che sembra vera come regalo di compleanno per sua figlia. Ma quando l'ha visto di persona, ha deciso di tenerlo per sé.

"Mi sentivo così tranquilla e rilassata ogni volta che lo tenevo in mano", ha detto Barbara.

Ha aggiunto che la bambola realistica l'ha aiutata ad affrontare lo stress e un disordine alimentare.

"Quando mi sento debole, devo solo tenere la mia bambola o cambiarle i vestiti e farle delle foto, e tutti i miei problemi e i cattivi sentimenti spariscono", ha detto Barbara. "Mi aiuta molto".

Ora è lei stessa un'artista reborn, una delle più note in Polonia, e ha persino un "vivaio" reborn dove ripara le bambole degli altri.

"Posso vedere come sono di grande aiuto per i miei clienti che hanno perso i loro figli o non possono averli o soffrono di depressione", dice. "I miei clienti tornano sempre da me per dirmi quanto queste bambole li aiutino.

Una delle clienti di Barbara, Ewa, ha perso il suo bambino dopo soli 18 giorni. Barbara ha modellato una bambola su di lui da una fotografia.

"Da quando ho la bambola, non penso più al suicidio", ha detto Ewa a Jonderko l'anno scorso.

Ewa e il suo compagno stanno ora adottando un bambino vero, e la bambola è stata venduta.

"La bambola l'ha aiutata a 'essere una finta madre' per un po', e l'ha aiutata molto", ha detto Jonderko. "Ne aveva bisogno in quel momento".

Le bambole reborn non sono universalmente popolari. Il realismo può scoraggiare alcune persone.

"Ci sono persone che li odiano, a cui non piacciono o che li trovano inquietanti", ha detto Jonderko. È il concetto di "uncanny valley" (La valle delle stranezze) che vediamo spesso con i robot: quando un essere artificiale assomiglia sempre più a un essere umano, può allontanare le persone.

Barbara ha anche visto le bambole mettere a disagio le persone, ma lei e Jonderko dicono che la maggior parte delle loro esperienze sono state positive.

"La maggior parte della gente è davvero affascinata", ha detto Jonderko. "Non reagiscono come: 'Oh mio Dio, cos'è questo? È orribile. Ma sono affascinati da quanto siano accurati. Sono stati ingannati. Hanno pensato che fosse un bambino vero".

Questo realismo può talvolta avere i suoi svantaggi.

"Una volta abbiamo avuto una situazione su un autobus in cui una bambola è caduta dalle mani di una ragazza", dice Jonderko. "Tutto l'autobus ha iniziato a urlare e l'autista ha fermato l'autobus. La gente ha chiamato il 911 per chiedere aiuto. Abbiamo dovuto spiegare che era solo una bambola e fare il giro dell'autobus per mostrare che era solo una bambola".

Jonderko ha anche sentito di alcuni incidenti in cui una bambola è stata lasciata in un seggiolino e la polizia o qualcun altro ha rotto il finestrino perché ha pensato che fosse un bambino vero in difficoltà.

"Le donne sanno di fare attenzione perché (la bambola) sembra un bambino vero", ha detto.

Anche Jonderko, che ha fotografato tante bambolotti reborn, può essere ingannato di tanto in tanto.

"Ora, quando vedo un bambino che dorme, a volte mi chiedo se è vero o falso", ha detto con una risata. "Soprattutto quando sono andato a una fiera di reborn in Inghilterra e c'era un bambino vero che dormiva. La maggior parte della gente alla fiera pensava che fosse una bambola perché dormiva così tranquillamente. Andavano in giro dicendo: "Voglio comprare questo! "

E quando hai in mano una bambola reborn che sembra vera, dice Jonderko, la tua mente può farti degli scherzi.

"Ho fatto alcuni esperimenti con i miei amici perché (Barbara) mi ha dato una delle sue bambole", ha detto. All'inizio la gente diceva: "È strano. Ma quando abbiamo iniziato a parlare di qualcosa, hanno iniziato a dare pacche sulla schiena alla bambola o a metterla sulle gambe e a scuoterla per calmare "il bambino". Direi loro: "Guardate cosa state facendo! È incredibile che gli umani facciano queste cose inconsciamente".

Jonderko spera che le sue foto aiutino a rimuovere un po' dello stigma che circonda le bambole e le persone che le possiedono. Ha visto in prima persona come hanno aiutato donne come Magda.

Magda ha avuto una bambola per sette anni. Lei e suo marito avevano difficoltà a concepire un bambino.

Due mesi dopo che Jonderko l'ha fotografata, Magda ha annunciato di essere incinta. Ha dato alla luce un bambino e la bambola è finita in un armadio. Non era più necessario.

"Abbiamo riso perché aveva il lettino e tutta la stanza per la bambola di una bambina", ha detto Jonderko. "E poi ha avuto un bambino, quindi ha dovuto scambiare tutto, vendere tutto e comprare roba nuova".